venerdì 10 aprile 2009
Terremoto e teodicea
“I devoti, incapaci di accusare Dio di malvagità, si abituano a considerare i più duri colpi della sorte come prove indubbie della bontà celeste. Se sono immersi nel dolore, si ordina loro di credere che Dio li ama, che Dio li protegge, che Dio vuol metterli alla prova. Così la religione è arrivata a mutare il male in bene! Un incredulo diceva giustamente: «Se il buon Dio tratta così quelli che ama, lo prego con tutto il cuore di non pensare a me» (Paul Thiry d’Holbach, «Il buon senso», 1772).
Il terremoto in Abruzzo riapre il problema (mai spento per chi ci abbia pensato almeno una volta) dell'esistenza di Dio e del male nel mondo. Perchè, in sostanza, se Dio è a) onnipotente, b) onnisciente, e c) infinitamente buono, permette tutto questo? La risposta più semplice, logica e razionale è: ovviamente perchè non esiste.
Dal sito UAAR: "La Chiesa cattolica ne è cosciente, e affida la risposta a uno dei più noti teologi italiani, mons. Bruno Forte, arcivescovo della diocesi di Chieti-Vasto. Intervistato da Radio Vaticana, ha dichiarato:
“Se c’è un messaggio che il Vangelo ci dona come centro e cuore della nostra fede, è proprio che Dio non è lontano da chi soffre, anzi, ha fatto sua la sofferenza del mondo. Certo, la grande domanda “perché Dio permette questo?” tornerà, tornerà nelle nostre preghiere, nelle nostre riflessioni. Ma tornerà anche la certezza che Dio non abbandona il suo popolo nell’ora della prova e che Dio accoglie nelle sue braccia di misericordia quanti sono stati vittime di questo cataclisma naturale. Non dimentichiamo che l’ateismo moderno da molti viene fatto nascere con il terremoto di Lisbona del 1755, le riflessioni del poema di Voltaire su quel terremoto che, appunto, ragionavano dicendo: “Se c’è Dio ed è onnipotente, perché non è anche buono ed impedisce quello che sta succedendo?”. Ma questo è troppo facile a dirsi, perché il Dio di cui noi siamo testimoni è ben altro dal Grande Burattinaio del mondo: è un Dio che ha fatto sua la croce e la sofferenza, anche la croce delle nostre incapacità a prevedere, a conoscere. Come dire: un Dio che ci chiama all’umiltà. Ma credo che anche una scienza seria, rigorosa, non possa che sentirsi profondamente chiamata all’umiltà davanti a questi danni che essa non riesce a prevedere e a controllare”.
E ti pareva che non perdono occasione per denigrare la scienza... Comunque non risponde alla domanda: "perché non è anche buono ed impedisce quello che sta succedendo?”. Tutto quello che i preti sanno dire è, appunto: "Ma questo è troppo facile a dirsi"... Ma è FACILE o è SBAGLIATO? La domanda è legittima, ma l'unica risposta possibile è appunto che Dio non esiste e quindi non può impedire un bel niente.
Dio è una invenzione della mente umana che serve a molti come palliativo mentale, ma che non regge alla prova dei fatti. Dio è una risposta facile, ma sbagliata.
Il terremoto in Abruzzo riapre il problema (mai spento per chi ci abbia pensato almeno una volta) dell'esistenza di Dio e del male nel mondo. Perchè, in sostanza, se Dio è a) onnipotente, b) onnisciente, e c) infinitamente buono, permette tutto questo? La risposta più semplice, logica e razionale è: ovviamente perchè non esiste.
Dal sito UAAR: "La Chiesa cattolica ne è cosciente, e affida la risposta a uno dei più noti teologi italiani, mons. Bruno Forte, arcivescovo della diocesi di Chieti-Vasto. Intervistato da Radio Vaticana, ha dichiarato:
“Se c’è un messaggio che il Vangelo ci dona come centro e cuore della nostra fede, è proprio che Dio non è lontano da chi soffre, anzi, ha fatto sua la sofferenza del mondo. Certo, la grande domanda “perché Dio permette questo?” tornerà, tornerà nelle nostre preghiere, nelle nostre riflessioni. Ma tornerà anche la certezza che Dio non abbandona il suo popolo nell’ora della prova e che Dio accoglie nelle sue braccia di misericordia quanti sono stati vittime di questo cataclisma naturale. Non dimentichiamo che l’ateismo moderno da molti viene fatto nascere con il terremoto di Lisbona del 1755, le riflessioni del poema di Voltaire su quel terremoto che, appunto, ragionavano dicendo: “Se c’è Dio ed è onnipotente, perché non è anche buono ed impedisce quello che sta succedendo?”. Ma questo è troppo facile a dirsi, perché il Dio di cui noi siamo testimoni è ben altro dal Grande Burattinaio del mondo: è un Dio che ha fatto sua la croce e la sofferenza, anche la croce delle nostre incapacità a prevedere, a conoscere. Come dire: un Dio che ci chiama all’umiltà. Ma credo che anche una scienza seria, rigorosa, non possa che sentirsi profondamente chiamata all’umiltà davanti a questi danni che essa non riesce a prevedere e a controllare”.
E ti pareva che non perdono occasione per denigrare la scienza... Comunque non risponde alla domanda: "perché non è anche buono ed impedisce quello che sta succedendo?”. Tutto quello che i preti sanno dire è, appunto: "Ma questo è troppo facile a dirsi"... Ma è FACILE o è SBAGLIATO? La domanda è legittima, ma l'unica risposta possibile è appunto che Dio non esiste e quindi non può impedire un bel niente.
Dio è una invenzione della mente umana che serve a molti come palliativo mentale, ma che non regge alla prova dei fatti. Dio è una risposta facile, ma sbagliata.
Versetti biblici
Giosuè, 10, 12-14:
Allora, quando il Signore mise gli Amorrei nelle mani degli Israeliti, Giosuè disse al Signore sotto gli occhi di Israele:
"Sole, fermati in Gàbaon
e tu, luna, sulla valle di Aialon". 13 Si fermò il sole
e la luna rimase immobile
finché il popolo non si vendicò dei nemici1.
Non è forse scritto nel libro del Giusto: "Stette fermo il sole in mezzo al cielo e non si affrettò a calare quasi un giorno intero. 14 Non ci fu giorno come quello, nè prima nè dopo, perchè aveva ascoltato il Signore la voce d`un uomo, perchè il Signore combatteva per Israele"?
Giudici, 19, 22-29:
Mentre aprivano il cuore alla gioia ecco gli uomini della città, gente iniqua, circondarono la casa, bussando alla porta, e dissero al vecchio padrone di casa: "Fa uscire quell'uomo che è entrato in casa tua, perchè vogliamo abusare di lui". 23 Il padrone di casa uscì e disse loro: "No, fratelli miei, non fate una cattiva azione; dal momento che quest'uomo è venuto in casa mia, non dovete commettere questa infamia! 24 Ecco mia figlia che è vergine, io ve la condurrò fuori, abusatene e fatele quello che vi pare; ma non commettete contro quell'uomo una simile infamia". 25 Ma quegli uomini non vollero ascoltarlo. Allora il levita2 afferrò la sua concubina e la portò fuori da loro. Essi la presero e abusarono di lei tutta la notte fino al mattino; la lasciarono andare allo spuntar dell'alba. 26 Quella donna sul far del mattino venne a cadere all'ingresso della casa dell'uomo, presso il quale stava il suo padrone e là restò finché fu giorno chiaro. 27 Il suo padrone si alzò alla mattina, aprì la porta della casa e uscì per continuare il suo viaggio; ecco la donna, la sua concubina, giaceva distesa all'ingresso della casa, con le mani sulla soglia. 28 Le disse: "Alzati, dobbiamo partire!". Ma non ebbe risposta. Allora il marito la caricò sull'asino e partì per tornare alla sua abitazione. 29 Come giunse a casa, si munì di un coltello, afferrò la sua concubina e la tagliò, membro per membro, in dodici pezzi; poi li spedì per tutto il territorio d'Israele.
Genesi, 19, 1-11:
1 I due angeli arrivarono a Sodoma sul far della sera, mentre Lot stava seduto alla porta di Sodoma. Non appena li ebbe visti, Lot si alzò, andò loro incontro e si prostrò con la faccia a terra. 2 E disse: "Miei signori, venite in casa del vostro servo: vi passerete la notte, vi laverete i piedi e poi, domattina, per tempo, ve ne andrete per la vostra strada". Quelli risposero: "No, passeremo la notte sulla piazza". 3 Ma egli insistette tanto che vennero da lui ed entrarono nella sua casa. Egli preparò per loro un banchetto, fece cuocere gli azzimi e così mangiarono. 4 Non si erano ancora coricati, quand'ecco gli uomini della città, cioè gli abitanti di Sodoma, si affollarono intorno alla casa, giovani e vecchi, tutto il popolo al completo. 5 Chiamarono Lot e gli dissero: "Dove sono quegli uomini che sono entrati da te questa notte? Falli uscire da noi, perché possiamo abusarne!". 6 Lot uscì verso di loro sulla porta e, dopo aver chiuso il battente dietro di sé, 7 disse: "No, fratelli miei, non fate del male! 8 Sentite, io ho due figlie che non hanno ancora conosciuto uomo; lasciate che ve le porti fuori e fate loro quel che vi piace, purché non facciate nulla a questi uomini, perché sono entrati all'ombra del mio tetto4". 9 Ma quelli risposero: "Tirati via! Quest'individuo è venuto qui come straniero e vuol fare il giudice! Ora faremo a te peggio che a loro!". E spingendosi violentemente contro quell'uomo, cioè contro Lot, si avvicinarono per sfondare la porta. 10 Allora dall'interno quegli uomini sporsero le mani, si trassero in casa Lot e chiusero il battente; 11 quanto agli uomini che erano alla porta della casa, essi li colpirono con un abbaglio accecante dal più piccolo al più grande, così che non riuscirono a trovare la porta.
Esodo 21, 20-25:
Quando un uomo colpisce con il bastone il suo schiavo o la sua schiava e gli muore sotto le sue mani, si deve fare vendetta. 21 Ma se sopravvive un giorno o due, non sarà vendicato, perché è acquisto del suo denaro. 22 Quando alcuni uomini rissano e urtano una donna incinta, così da farla abortire, se non vi è altra disgrazia, si esigerà un'ammenda, secondo quanto imporrà il marito della donna, e il colpevole pagherà attraverso un arbitrato. 23 Ma se segue una disgrazia, allora pagherai vita per vita: 24 occhio per occhio, dente per dente, mano per mano, piede per piede, 25 bruciatura per bruciatura, ferita per ferita, livido per livido.
Deuteronomio, 20, 10-20:
Quando ti avvicinerai a una città per attaccarla, le offrirai prima la pace. 11 Se accetta la pace e ti apre le sue porte, tutto il popolo che vi si troverà ti sarà tributario e ti servirà. 12 Ma se non vuol far pace con te e vorrà la guerra, allora l'assedierai. 13 Quando il Signore tuo Dio l'avrà data nelle tue mani, ne colpirai a fil di spada tutti i maschi; 14 ma le donne, i bambini, il bestiame e quanto sarà nella città, tutto il suo bottino, li prenderai come tua preda; mangerai il bottino dei tuoi nemici, che il Signore tuo Dio ti avrà dato. 15 Così farai per tutte le città molto lontane da te e che non sono città di queste nazioni. 16 Soltanto nelle città di questi popoli che il Signore tuo Dio ti dá in eredità, non lascerai in vita alcun essere che respiri; 17 ma li voterai allo sterminio: cioè gli Hittiti, gli Amorrei, i Cananei, i Perizziti, gli Evei e i Gebusei, come il Signore tuo Dio ti ha comandato di fare, 18 perché essi non v'insegnino a commettere tutti gli abomini che fanno per i loro dei e voi non pecchiate contro il Signore vostro Dio. 19 Quando cingerai d'assedio una città per lungo tempo, per espugnarla e conquistarla, non ne distruggerai gli alberi colpendoli con la scure; ne mangerai il frutto, ma non li taglierai, perché l'albero della campagna è forse un uomo, per essere coinvolto nell'assedio? 20 Soltanto potrai distruggere e recidere gli alberi che saprai non essere alberi da frutto, per costruire opere d'assedio contro la città che è in guerra con te, finché non sia caduta.
Giosuè, 6, 19-21:
Tutto l'argento, loro e gli oggetti di rame e di ferro sono cosa sacra per il Signore, devono entrare nel tesoro del Signore". 20 Allora il popolo lanciò il grido di guerra e si suonarono le trombe. Come il popolo udì il suono della tromba ed ebbe lanciato un grande grido di guerra, le mura della città crollarono; il popolo allora salì verso la città, ciascuno diritto davanti a sè , e occuparono la città. 21 Votarono poi allo sterminio, passando a fil di spada, ogni essere che era nella città, dall'uomo alla donna, dal giovane al vecchio, e perfino il bue, l'ariete e l'asino. 22
Storicità di Gesù e contraddizioni dei Vangeli
I brani che parlano di Gesù al di fuori dei Vangeli sono solamente quattro :
1. Flavio Giuseppe (37-102 d.C.):
Era un uomo sapiente, operò cose mirabili, attirò a sé molti giudei e molti greci. Dietro denuncia dei nostri primi cittadini, Pilato lo condannò a morte crocifisso. Coloro che lo avevano amato non desistettero e la comunità di coloro che portano il nome di Cristiani non è ancora scomparsa.
2. Plinio il giovane, nel 111 d.C.:
I Cristiani si riuniscono prima del tramonto in un giorno prefissato della settimana e cantano un inno a Cristo come a un Dio. Tale superstizione si è diffusa dappertutto, non solo nelle città e nei paesi, ma anche nelle campagne.
3. Publio Cornelio Tacito, nel 116 d.C.:
Nerone fece condannare e suppliziare coloro che la gente chiamava Cristiani, questo nome proviene loro da Cristo che sotto il regno di Tiberio, il procuratore Ponzio Pilato consegnò al supplizio.
4. Gaio Svetonio Tranquillo, verso il 120 d.C.:
Claudio espulse i giudei da Roma, visto che sotto l’istigazione di un certo Chrestos non cessavano di agitarsi.
L'opera di Flavio è del 93 d.C. Inoltre, in molti manoscritti pervenutici questo passaggio non c'è. Poiché una versione molto più estesa è stata interpolata nell'altra sua opera La guerra giudaica in maniera dimostrabile, probabilmente lo è stata anche questa. Anche le altre citazioni come noterete sono molto tarde: 111, 116, 120 d.C., quindi quasi un secolo dopo i presunti eventi. Tacito sembra che parli più per sentito dire che per aver consultato fonti ufficiali, perché sbaglia ad assegnare a Pilato il ruolo di procuratore, mentre era prefetto. Io inoltre non considerei quella di Svetonio una prova a favore, in quanto si parla chiaramente di un sobillatore che era vivo e a Roma nel 54 d.C.!
Non è strano che fra gli storici contemporanei o poco successivi all'epoca di Gesù non sia stata riportata nessuna notizia su di lui, se ha compiuto tutti i miracoli che si narrano nei Vangeli, sia resuscitato dai morti, etc...? Sì, è strano se fossero accaduti veramente, infatti si tratta evidentemente di fatti inventati, che sono stati scritti in base a profezie bibliche e archetipi pagani, come vedremo in seguito. Nessuno riporta la strage degli innocenti, che avrebbe dovuto essere un fatto estremamente ricordato per la sua crudeltà atroce, o il terremoto seguito alla morte di Gesù in croce (Mt, 27,51-53), o l'eclisse di Sole sempre riportata da Mt, 27,45 e Lc, 23,45, che: a) non poteva durare tre ore, e b) non poteva proprio verificarsi il giorno dopo la Pasqua che si celebra come sapete la prima domenica dopo la prima luna Piena dopo l'equinozio di primavera!
Sempre Flavio Giuseppe riferisce di un'eclisse lunare che si osservò nel giorno della morte di Erode. Tale elemento riduce considerevolmente le date possibili per tale evento, limitandole al 13 marzo del 4 a.C. (più precisamente alla notte fra il 12 e il 13 marzo, ho controllato). Il governatore della Siria, Quirinio, che secondo Luca (Lc, 2,2) ordinò il censimento, non arrivò in quella regione che nel 6 d.C., quindi 10 anni dopo la morte di Erode! Anche perché quando Erode era vivo la Giudea non era ancora sotto il controllo romano.
Inoltre è strano che Giuseppe vada a farsi registrare per il censimento a Betlemme, perché discendente di Davide. Fra lui e il re Davide, sempre che anch'esso sia realmente esistito, intercorrerebbero 28 generazioni secondo Matteo, 41 secondo Luca, e pure discordanti. In realtà i Romani, gente come sappiamo piuttosto pragmatica, facevano registrare la gente nel luogo di residenza! E poi con quale criterio si stabiliva chi era l'antenato al quale fare riferimento per capire in quale città andare a registrarsi? Considerato che pochi rimangono nello stesso posto per molte generazioni, un censimento di questo tipo richiederebbe un'immensità di spostamenti inutili. E infatti i Romani non lo adottavano. Tutto questo per dimostrare che Gesù, il Messia, era della casa di Davide come scritto nelle profezie bibliche, sforzo che serve a poco se pensiamo che tra Giuseppe e Gesù non c'è alcun vincolo di sangue non avendo avuto egli rapporti con Maria prima della nascita del loro primogenito Gesù: dopo invece parrebbe di sì, a quanto dice lo stesso vangelo di Luca ad esempio:
“Un giorno la madre e i fratelli di Gesù andarono a trovarlo, ma non potevano avvicinarsi perché era circondato dalla folla.” (Lc, 8,19)
e anche Mt, 12,46; oppure ancora (parlando di Gesù):
“Non è lui il falegname, il figlio di Maria e il fratello di Giacomo, Ioses , Giuda e Simone? Le sue sorelle non vivono qui in mezzo a noi?” (Mc, 6,3)
Notare come i nomi dei fratelli – maschi - vengano esplicitati, mentre le sorelle - femmine - sono considerate alla stregua delle pecore e non vengono chiamate per nome.
Le discordanze – se non le aperte contraddizioni – nei Vangeli sono molte altre e non starò a scriverle tutte, rimandandole ad altri post.
Questo ovviamente non significa che un Gesù più o meno simile a quello descritto dai Vangeli non sia realmente esistito: a essere rigorosi l'assenza di prove non è una prova dell'assenza (ma quantomeno, ad essere altrettanto onesti, permetterete che insinua un forte dubbio, almeno in me!). Di tanti altri personaggi storici realmente esistiti non abbiamo parimenti testimonianza scritte. Questo serve solo a dimostrare come i Vangeli, come del resto l'intera Bibbia, siano stati scritti da esseri umani con scopi apologetici e di propaganda, e non possano essere usati come base per affermare alcunché. Per inciso, non si può ignorare tout court l'Antico Testamento perché riporta cose scomode, in aperto contrasto con la nostra attuale morale (vedi il mio post precedente “Versetti biblici”)! Ad esempio, come spiegare i seguenti versetti:
“Fu pure detto: Chi ripudia la propria moglie, le dia l`atto di ripudio; ma io vi dico: chiunque ripudia sua moglie, eccetto il caso di concubinato, la espone all`adulterio e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio”. (Mt, 5, 31)
“Giunto all'altra riva, nel paese dei Gadarèni, due indemoniati, uscendo dai sepolcri, gli vennero incontro; erano tanto furiosi che nessuno poteva più passare per quella strada. Cominciarono a gridare: "Che cosa abbiamo noi in comune con te, Figlio di Dio? Sei venuto qui prima del tempo a tormentarci?". A qualche distanza da loro c'era una numerosa mandria di porci a pascolare; e i demoni presero a scongiurarlo dicendo: "Se ci scacci, mandaci in quella mandria". Egli disse loro: "Andate!". Ed essi, usciti dai corpi degli uomini, entrarono in quelli dei porci: ed ecco tutta la mandria si precipitò dal dirupo nel mare e perì nei flutti.” (Mt, 8, 28)
“La mattina dopo, mentre rientrava in città, ebbe fame. Vedendo un fico sulla strada, gli si avvicinò, ma non vi trovò altro che foglie, e gli disse: "Non nasca mai più frutto da te". E subito quel fico si seccò [???]. Vedendo ciò i discepoli rimasero stupiti...” (Mt, 21,18)
"Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada. Sono venuto infatti a separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera: e i nemici dell'uomo saranno quelli della sua casa. Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me.” (Mt, 10, 34)
Inoltre, per restare sui versetti evangelici, Giovanni non è l'autore del Vangelo che porta il suo nome, come si sarebbe portati a pensare e come i preti accuratamente evitano di dire: l'autore non è nemmeno un testimone oculare! Come riporta la mia Bibbia, il vangelo di Giovanni "fu scritto in tempi diversi e da più persone, probabilmente discepoli dell'apostolo Giovanni che si ispirarono alla sua predicazione"[...]"fu scritto verso l'anno 100 d.C.".
Altri versetti che mi lasciano perplesso e/o sono contraddittori con altre affermazioni più propagandate:
“Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento. In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto.” (Mt, 5,17)
Da La Repubblica.it del 25/12/2008:
LA CRISI NELLE OMELIE DI NATALE
Tettamanzi apre un fondo disoccupati
L'ARCIVESCOVO DI MILANO DESTINERÀ UN MILIONE DI EURO A CHI PERDE IL LAVORO
“Guardatevi dal praticare le vostre buone opere in pubblico per essere ammirati dalla gente, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli. Quando dunque fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini.” (Mt, 6,1)
A un altro disse: "Seguimi". E costui rispose: "Signore, concedimi di andare prima a seppellire mio padre". Gesù replicò: "Lascia che i morti seppelliscano i loro morti [???]; tu và e annunzia il regno di Dio". Un altro disse: "Ti seguirò, Signore, ma prima lascia che io mi congedi da quelli di casa". Ma Gesù gli rispose: "Nessuno che ha messo mano all'aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio". (Lc, 9,59)
"Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle piazze e dite: Anche la polvere della vostra città che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino. Io vi dico che in quel giorno Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città. Guai a te, Corazin, guai a te, Betsàida! Perché se in Tiro e Sidone fossero stati compiuti i miracoli compiuti tra voi, già da tempo si sarebbero convertiti vestendo il sacco e coprendosi di cenere. Perciò nel giudizio Tiro e Sidone saranno trattate meno duramente di voi. (Lc, 10,10-15)
"Venuto infine colui che aveva ricevuto un solo talento, disse: Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso; per paura andai a nascondere il talento sotterra: ecco qui il tuo. Il padrone gli rispose: Servo malvagio e infingardo, sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l'interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chiunque ha sarà dato e sarà nell'abbondanza; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. E il servo fannullone gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti. "
(Mt, 25,24-30)
Soprattutto quest'ultima affermazione mi lascia perplesso: alla faccia della legge dell'Amore! Siccome non ha investito i soldi ma li ha solo restituiti come li aveva ricevuti viene cacciato di casa e messo all'addiaccio? Ma se in altri punti sempre Gesù dice:
“Ogni ricchezza puzza di ingiustizia” (Lc, 16,9)
1. Flavio Giuseppe (37-102 d.C.):
Era un uomo sapiente, operò cose mirabili, attirò a sé molti giudei e molti greci. Dietro denuncia dei nostri primi cittadini, Pilato lo condannò a morte crocifisso. Coloro che lo avevano amato non desistettero e la comunità di coloro che portano il nome di Cristiani non è ancora scomparsa.
2. Plinio il giovane, nel 111 d.C.:
I Cristiani si riuniscono prima del tramonto in un giorno prefissato della settimana e cantano un inno a Cristo come a un Dio. Tale superstizione si è diffusa dappertutto, non solo nelle città e nei paesi, ma anche nelle campagne.
3. Publio Cornelio Tacito, nel 116 d.C.:
Nerone fece condannare e suppliziare coloro che la gente chiamava Cristiani, questo nome proviene loro da Cristo che sotto il regno di Tiberio, il procuratore Ponzio Pilato consegnò al supplizio.
4. Gaio Svetonio Tranquillo, verso il 120 d.C.:
Claudio espulse i giudei da Roma, visto che sotto l’istigazione di un certo Chrestos non cessavano di agitarsi.
L'opera di Flavio è del 93 d.C. Inoltre, in molti manoscritti pervenutici questo passaggio non c'è. Poiché una versione molto più estesa è stata interpolata nell'altra sua opera La guerra giudaica in maniera dimostrabile, probabilmente lo è stata anche questa. Anche le altre citazioni come noterete sono molto tarde: 111, 116, 120 d.C., quindi quasi un secolo dopo i presunti eventi. Tacito sembra che parli più per sentito dire che per aver consultato fonti ufficiali, perché sbaglia ad assegnare a Pilato il ruolo di procuratore, mentre era prefetto. Io inoltre non considerei quella di Svetonio una prova a favore, in quanto si parla chiaramente di un sobillatore che era vivo e a Roma nel 54 d.C.!
Non è strano che fra gli storici contemporanei o poco successivi all'epoca di Gesù non sia stata riportata nessuna notizia su di lui, se ha compiuto tutti i miracoli che si narrano nei Vangeli, sia resuscitato dai morti, etc...? Sì, è strano se fossero accaduti veramente, infatti si tratta evidentemente di fatti inventati, che sono stati scritti in base a profezie bibliche e archetipi pagani, come vedremo in seguito. Nessuno riporta la strage degli innocenti, che avrebbe dovuto essere un fatto estremamente ricordato per la sua crudeltà atroce, o il terremoto seguito alla morte di Gesù in croce (Mt, 27,51-53), o l'eclisse di Sole sempre riportata da Mt, 27,45 e Lc, 23,45, che: a) non poteva durare tre ore, e b) non poteva proprio verificarsi il giorno dopo la Pasqua che si celebra come sapete la prima domenica dopo la prima luna Piena dopo l'equinozio di primavera!
Sempre Flavio Giuseppe riferisce di un'eclisse lunare che si osservò nel giorno della morte di Erode. Tale elemento riduce considerevolmente le date possibili per tale evento, limitandole al 13 marzo del 4 a.C. (più precisamente alla notte fra il 12 e il 13 marzo, ho controllato). Il governatore della Siria, Quirinio, che secondo Luca (Lc, 2,2) ordinò il censimento, non arrivò in quella regione che nel 6 d.C., quindi 10 anni dopo la morte di Erode! Anche perché quando Erode era vivo la Giudea non era ancora sotto il controllo romano.
Inoltre è strano che Giuseppe vada a farsi registrare per il censimento a Betlemme, perché discendente di Davide. Fra lui e il re Davide, sempre che anch'esso sia realmente esistito, intercorrerebbero 28 generazioni secondo Matteo, 41 secondo Luca, e pure discordanti. In realtà i Romani, gente come sappiamo piuttosto pragmatica, facevano registrare la gente nel luogo di residenza! E poi con quale criterio si stabiliva chi era l'antenato al quale fare riferimento per capire in quale città andare a registrarsi? Considerato che pochi rimangono nello stesso posto per molte generazioni, un censimento di questo tipo richiederebbe un'immensità di spostamenti inutili. E infatti i Romani non lo adottavano. Tutto questo per dimostrare che Gesù, il Messia, era della casa di Davide come scritto nelle profezie bibliche, sforzo che serve a poco se pensiamo che tra Giuseppe e Gesù non c'è alcun vincolo di sangue non avendo avuto egli rapporti con Maria prima della nascita del loro primogenito Gesù: dopo invece parrebbe di sì, a quanto dice lo stesso vangelo di Luca ad esempio:
“Un giorno la madre e i fratelli di Gesù andarono a trovarlo, ma non potevano avvicinarsi perché era circondato dalla folla.” (Lc, 8,19)
e anche Mt, 12,46; oppure ancora (parlando di Gesù):
“Non è lui il falegname, il figlio di Maria e il fratello di Giacomo, Ioses , Giuda e Simone? Le sue sorelle non vivono qui in mezzo a noi?” (Mc, 6,3)
Notare come i nomi dei fratelli – maschi - vengano esplicitati, mentre le sorelle - femmine - sono considerate alla stregua delle pecore e non vengono chiamate per nome.
Le discordanze – se non le aperte contraddizioni – nei Vangeli sono molte altre e non starò a scriverle tutte, rimandandole ad altri post.
Questo ovviamente non significa che un Gesù più o meno simile a quello descritto dai Vangeli non sia realmente esistito: a essere rigorosi l'assenza di prove non è una prova dell'assenza (ma quantomeno, ad essere altrettanto onesti, permetterete che insinua un forte dubbio, almeno in me!). Di tanti altri personaggi storici realmente esistiti non abbiamo parimenti testimonianza scritte. Questo serve solo a dimostrare come i Vangeli, come del resto l'intera Bibbia, siano stati scritti da esseri umani con scopi apologetici e di propaganda, e non possano essere usati come base per affermare alcunché. Per inciso, non si può ignorare tout court l'Antico Testamento perché riporta cose scomode, in aperto contrasto con la nostra attuale morale (vedi il mio post precedente “Versetti biblici”)! Ad esempio, come spiegare i seguenti versetti:
“Fu pure detto: Chi ripudia la propria moglie, le dia l`atto di ripudio; ma io vi dico: chiunque ripudia sua moglie, eccetto il caso di concubinato, la espone all`adulterio e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio”. (Mt, 5, 31)
“Giunto all'altra riva, nel paese dei Gadarèni, due indemoniati, uscendo dai sepolcri, gli vennero incontro; erano tanto furiosi che nessuno poteva più passare per quella strada. Cominciarono a gridare: "Che cosa abbiamo noi in comune con te, Figlio di Dio? Sei venuto qui prima del tempo a tormentarci?". A qualche distanza da loro c'era una numerosa mandria di porci a pascolare; e i demoni presero a scongiurarlo dicendo: "Se ci scacci, mandaci in quella mandria". Egli disse loro: "Andate!". Ed essi, usciti dai corpi degli uomini, entrarono in quelli dei porci: ed ecco tutta la mandria si precipitò dal dirupo nel mare e perì nei flutti.” (Mt, 8, 28)
“La mattina dopo, mentre rientrava in città, ebbe fame. Vedendo un fico sulla strada, gli si avvicinò, ma non vi trovò altro che foglie, e gli disse: "Non nasca mai più frutto da te". E subito quel fico si seccò [???]. Vedendo ciò i discepoli rimasero stupiti...” (Mt, 21,18)
"Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada. Sono venuto infatti a separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera: e i nemici dell'uomo saranno quelli della sua casa. Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me.” (Mt, 10, 34)
Inoltre, per restare sui versetti evangelici, Giovanni non è l'autore del Vangelo che porta il suo nome, come si sarebbe portati a pensare e come i preti accuratamente evitano di dire: l'autore non è nemmeno un testimone oculare! Come riporta la mia Bibbia, il vangelo di Giovanni "fu scritto in tempi diversi e da più persone, probabilmente discepoli dell'apostolo Giovanni che si ispirarono alla sua predicazione"[...]"fu scritto verso l'anno 100 d.C.".
Altri versetti che mi lasciano perplesso e/o sono contraddittori con altre affermazioni più propagandate:
“Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento. In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto.” (Mt, 5,17)
Da La Repubblica.it del 25/12/2008:
LA CRISI NELLE OMELIE DI NATALE
Tettamanzi apre un fondo disoccupati
L'ARCIVESCOVO DI MILANO DESTINERÀ UN MILIONE DI EURO A CHI PERDE IL LAVORO
“Guardatevi dal praticare le vostre buone opere in pubblico per essere ammirati dalla gente, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli. Quando dunque fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini.” (Mt, 6,1)
A un altro disse: "Seguimi". E costui rispose: "Signore, concedimi di andare prima a seppellire mio padre". Gesù replicò: "Lascia che i morti seppelliscano i loro morti [???]; tu và e annunzia il regno di Dio". Un altro disse: "Ti seguirò, Signore, ma prima lascia che io mi congedi da quelli di casa". Ma Gesù gli rispose: "Nessuno che ha messo mano all'aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio". (Lc, 9,59)
"Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle piazze e dite: Anche la polvere della vostra città che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino. Io vi dico che in quel giorno Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città. Guai a te, Corazin, guai a te, Betsàida! Perché se in Tiro e Sidone fossero stati compiuti i miracoli compiuti tra voi, già da tempo si sarebbero convertiti vestendo il sacco e coprendosi di cenere. Perciò nel giudizio Tiro e Sidone saranno trattate meno duramente di voi. (Lc, 10,10-15)
"Venuto infine colui che aveva ricevuto un solo talento, disse: Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso; per paura andai a nascondere il talento sotterra: ecco qui il tuo. Il padrone gli rispose: Servo malvagio e infingardo, sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l'interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chiunque ha sarà dato e sarà nell'abbondanza; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. E il servo fannullone gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti. "
(Mt, 25,24-30)
Soprattutto quest'ultima affermazione mi lascia perplesso: alla faccia della legge dell'Amore! Siccome non ha investito i soldi ma li ha solo restituiti come li aveva ricevuti viene cacciato di casa e messo all'addiaccio? Ma se in altri punti sempre Gesù dice:
“Ogni ricchezza puzza di ingiustizia” (Lc, 16,9)
lunedì 6 aprile 2009
mercoledì 11 febbraio 2009
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